L’influenza e le patologie cardiovascolari | Campus Sanofi Italia (2024)

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  2. Fonte: Campus Sanofi
  3. 22 feb 2024

Autore: Sanofi

Editorial Team

Di seguito troverai un approfondimento sull'incidenza e burden delle patologie cardiovascolari, le complicanze che l'influenza può determinare nei pazienti affetti, compresi i meccanismi cellulari e molecolari responsabili, e il ruolo protettivo che la vaccinazione antinfluenzale può svolgere nel prevenire gli esiti più gravi.

Analisi epidemiologica

Le malattie cardiovascolari sono un gruppo di patologie checolpiscono il cuore e/o i vasi sanguigni. Si dividono in due macro-aree:congenite, se presenti dalla nascita, oacquisite, quando insorgono successivamente. Le malattie cardiovascolari più frequenti sono la cardiopatia ischemica, soprattutto l’infarto del miocardio, lo scompenso cardiaco e l’ipertensione arteriosa con le sue conseguenze.

Per il 2019 è stata stimata un’incidenza a livello globale di55,5 milioni di casi(684,3 per 100.000 abitanti). In Italia i disturbi dell’apparato cardiocircolatorio rappresentano la maggiore causa di ricovero; nel 2019 si sono registrate per queste patologie863.505 dimissioni(14,3% del totale) con6.222.673 giornate di degenza(7,2 giorni di degenza di media)1.

Le malattie cardiovascolari (CVD) sono la principale causa di morte a livello globale, con oltre17,9 milioni di decessi nel 2019, un numero che si prevede crescerà fino a oltre23,6 milioni entro il 2030. Dei decessi dovuti a CVD, l’85% è dovuto a infarto e ictus2,3.

L’influenza e le patologie cardiovascolari | Campus Sanofi Italia (1)

Elaborato da WHO, Global health estimates: Leading causes of death, Cause-specific mortality, 2000–20194

Secondo i dati ISTAT del 2018in Italiasono stati rilevati complessivamente220.456 decessiper malattie del sistema cardiocircolatorio, attribuibili soprattutto a malattie ischemiche cardiache, tra cui l’infarto acuto del miocardio, malattie cerebrovascolari e altre malattie del cuore1.

Complicanze associate all'influenza

Diverse analisi hanno valutato lacorrelazione tra influenza stagionale ed eventi cardiovascolari; come risultato, è stato sottolineato un aumento degli eventi cardiovascolari in corrispondenza della stagione influenzale o nel periodo immediatamente successivo. Anche la mortalità per cause cardiovascolari sembracoincidere con i picchi di circolazionedel virus, con un’associazione particolarmente spiccata negli adultipiù anziani5.

La correlazione tra influenza e rischio cardiovascolare è stata confermata anche tramite studi osservazionali che hanno evidenziato un coinvolgimento diretto dell’infezione da virus influenzale in alcunimeccanismi cardiovascolari, come variazioni asintomatiche nell’elettrocardiogramma o miopericarditi. Uno studio ha però permesso di quantificare l’associazione temporale tra le infezioni da influenza stagionale e la mortalità per cause cardiovascolari. Nel periodo di studio 2006-2012, escludendo la stagione pandemica, si è riscontrata una mortalità per cause cardiovascolari dell’83% negli individui over 65 con unacorrelazione stagionale molto forte6.

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Tratto da Nguyen et al., Seasonal Influenza Infections and Cardiovascular Disease Mortality, JAMA Cardiol. 2016 Jun 1; 1(3): 274–281. Serie nel tempo dei casi giornalieri di mortalità per cause cardiovascolari in relazione alla percentuale di visite in Pronto Soccorso per casi di ILI o ILI+ presso New York City, dal 2006 al 2012. Il parametro ILI+ rappresenta una misura in scala delle ILI che incorpora i dati di sorveglianza di laboratorio. I periodi non tipicamente influenzali (settimane 21-39 in un anno solare, indicate dall'ombreggiatura grigia) e la pandemia di influenza A (H1N1) del 2009 sono state escluse dalle analisi temporali in questo studio6.

Alcuni studi più recenti hanno chiarito l’associazione tra un’esposizione al virus influenzale e diversi outcomes cardiovascolari. Uno studio inglese, ad esempio, ha identificato un aumento dirischio di infarto del miocardio e ictusin seguito a diagnosi di infezione del tratto respiratorio. Si è riscontrato un rischio più elevatonei primi tre giornidopo la diagnosi di infezione, per poi decrescere gradualmente nelle settimane successive5.

Questa associazione è stata ulteriormente confermata considerando come diagnosi più specifica i casi diinfluenza confermata in laboratorio, riscontrando un rischiomaggiore di 6-10 voltedi infarto acuto del miocardio nella settimana successiva all’infezione, e un rischiomaggiore di 3-8 voltedi ictus per diverse settimane successive all’infezione7.

L’influenza e le patologie cardiovascolari | Campus Sanofi Italia (3)

Adattato da Warren-Gash C., Smeeth L., Hayward A.C. Influenza as a trigger for acute myocardial infarction or death from cardiovascular disease: a systematic review. Lancet Infect Dis. 2009;9(10):601–6107

Meccanismi molecolari attraverso i quali l’influenza incide sul rischio cardiovascolare

L’influenza può essere causa di eventi sistemici aumentando il livello dicitochine pro-infiammatorie e alterando l’omeostasi dei processi coagulativi5. Studi su modello animale hanno evidenziato la presenza dicoagulopatiedurante un’infezione da virus influenzale: la generazione di trombina, la deposizione di fibrina e il processo di fibrinolisi sono risultati aumentati negli animali infetti rispetto ai controlli.

Studi in modelli murini hanno permesso anche di evidenziare una maggiore produzione dicitochine infiammatoriecomeTNF-α e IL-6nel caso di infezione da virus influenzale; lo stesso è stato confermato nel caso di uno studio relativo alla ricerca dimarcatori infiammatoriper infarto acuto del miocardio: è stato rilevato un livello significativamente più elevato diIL-6in pazienti con infarto del miocardio caratterizzato sopraslivellamento del tratto ST (la manifestazione più acuta di malattia coronarica), rispetto ai pazienti privi di sopraslivellamento del tratto ST8.

L’influenza e le patologie cardiovascolari | Campus Sanofi Italia (4)

Adattato da MacIntyre et al. Influenza vaccine as a coronary intervention for prevention of myocardial infarction. Hearth 2016;102:1953-1956. Meccanismi attraverso i quali l’influenza può degenerare nell’infarto acuto del miocardio9.

Effetto protettivo della vaccinazione

Negli anni si sono generate sempre più evidenzesull’efficacia della vaccinazione antinfluenzale nel prevenire le malattie coronariche. Studi osservazionali hanno dimostrato uneffetto protettivodel vaccino del 19 -45% contro i casi di infarto acuto del miocardio. I dati sono stati confermati anche da una metanalisi di studi caso-controllo che ha mostratoun’efficacia sul campo complessiva del 29%nella prevenzione dell’infarto del miocardio. Uno studio RCT ha mostrato in seguito alla vaccinazione nei pazienti con sindromi coronariche acute, unariduzione del 10% degli eventi cardiovascolaridurante il periodo di follow-up di 12 mesi9.

L’efficacia ed effectiveness della vaccinazione antinfluenzale nelprevenire i casi secondaridi infarto acuto del miocardio è risultata di fattoequivalenteall’utilizzo di statine o trattamenti antipertensivi, o rispetto all’interruzione del tabagismo come misura preventiva9:

L’influenza e le patologie cardiovascolari | Campus Sanofi Italia (5)

Adattato da MacIntyre et al. Influenza vaccine as a coronary intervention for prevention of myocardial infarction. Hearth 2016;102:1953-19569.

Le raccomandazioni degli specialisti

La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per i pazienti con patologie cardiovascolari pregresse dalle maggiori Autorità Sanitarie, dai comitati consultivi e dalle società mediche.

Riportiamo le principali linee guida erogate dagli esperti:

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Centers for Disease Control and Prevention/Advisory Committee on Immunization Practices

Vaccinazione annuale con vaccino antinfluenzale inattivato per “adulti e bambini affetti da disturbi cronici del sistema polmonare e cardiovascolare”.10

Vaccinazione antipneumococcica polisaccaridica per tutti gli adulti di età >65 anni e più precoce in “pazienti immunocompetenti ad alto rischio come quelli con malattia cardiovascolare cronica (eccetto ipertensione isolata).”10

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American Heart Association/ American College of Cardiology Foundation

“I pazienti con malattia cardiovascolare devono sottoporsi a una vaccinazione antinfluenzale annuale”. (Classe 1 livello B)11

L’influenza e le patologie cardiovascolari | Campus Sanofi Italia (8)

Heart Failure Society of America

"Il vaccino antipneumococcico e la vaccinazione antinfluenzale annuale sono raccomandati in tutti i pazienti con IC in assenza di controindicazioni note”. (Livello B)13

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L’influenza e le patologie cardiovascolari | Campus Sanofi Italia (9)

Centers for Disease Control and Prevention/Advisory Committee on Immunization Practices

Vaccinazione annuale con vaccino antinfluenzale inattivato per “adulti e bambini affetti da disturbi cronici del sistema polmonare e cardiovascolare”.10

Vaccinazione antipneumococcica polisaccaridica per tutti gli adulti di età >65 anni e più precoce in “pazienti immunocompetenti ad alto rischio come quelli con malattia cardiovascolare cronica (eccetto ipertensione isolata).”10

L’influenza e le patologie cardiovascolari | Campus Sanofi Italia (10)

American Heart Association/ American College of Cardiology Foundation

“I pazienti con malattia cardiovascolare devono sottoporsi a una vaccinazione antinfluenzale annuale”. (Classe 1 livello B)11

L’influenza e le patologie cardiovascolari | Campus Sanofi Italia (11)

Heart Failure Society of America

"Il vaccino antipneumococcico e la vaccinazione antinfluenzale annuale sono raccomandati in tutti i pazienti con IC in assenza di controindicazioni note”. (Livello B)13

L’influenza e le patologie cardiovascolari | Campus Sanofi Italia (12)

European Society of Cardiology

“Il rischio di IMA o ictus è più di quattro volte superiore dopo un’infezione del tratto respiratorio, con il rischio più alto nei primi 3 giorni dopo la diagnosi. Prevenire l’influenza, in particolare attraverso la vaccinazione, potrebbe prevenire l’IMA scatenato dall’influenza”.14

L’influenza e le patologie cardiovascolari | Campus Sanofi Italia (13)

European Society of Cardiology

“Il rischio di IMA o ictus è più di quattro volte superiore dopo un’infezione del tratto respiratorio, con il rischio più alto nei primi 3 giorni dopo la diagnosi. Prevenire l’influenza, in particolare attraverso la vaccinazione, potrebbe prevenire l’IMA scatenato dall’influenza”.14

È stato osservato come interventi digitali basati sull’evidenza potrebbero contribuire ad aumentare i tassi di vaccinazione nei soggetti affetti da CVD:

In uno studio randomizzato condotto negli Stati Uniti (stagione 2020-2021),49.138adulti con CVD autoriferita sono stati randomizzati a ricevere o meno una serie di 6 messaggi di intervento digitale incentrati sul paziente che hanno promosso la vaccinazione antinfluenzale. Il tasso di vaccinazione è statosignificativamente maggiorenei soggetti che hannoricevuto messaggi di intervento digitali(61,31%) rispetto a quelli che lo hanno ricevuto (59,25%; RR: 1,03 [IC al 95%: 1,004-1,066; p=0,03])15.

Burden economico delle patologie cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari non solo hanno un impatto sulla salute del paziente, ma anche dei risvolti economici: si stima un assorbimento delle risorse a livello globale pari a863 miliardi di dollari, destinati ad aumentare fino a1.044 miliardi nel 203016.

In Italia si è registrato unincremento della prevalenzadi queste patologie, dai 5,75 milioni nel 1990 ai7,49 milioni del 2017. A tale aumento è chiaramente corrisposto un maggiore numero di ricoveri ospedalieri, richieste di cure, un maggior numero di pazienti con una qualità della vita ridotta e un aumento dei costi per il Servizio Sanitario Nazionale17.

In Italia, si possono assumere i seguenticosti diretti per il SSNdegli eventi di ASCVD (malattia cardiovascolare aterosclerotica):

Infarto del
miocardio

Angina
instabile

Ictus

Rivascolarizzazione

Costo annuo/per
procedura per
evento CV

15.158 € /anno
per paziente

1.870 € /anno
per paziente

11.747 € /anno
per paziente

8.081 € /anno per
paziente

Fonti: Mantovani et al., 2011; DRG 140 G.U. 2013; Fattore et al., 2012; Iannazzo et al., 2016

In questo contesto, la vaccinazione antinfluenzale appare come unostrumento di prevenzionesecondaria relativamenteeconomico, oltre ad aver dimostrato di essere unintervento costo-efficacenel prevenire le sindromi simil-influenzali e le ospedalizzazioni correlate a polmonite e influenza, senza considerare la sua efficacia nel prevenire gli eventi di infarto acuto del miocardio18.

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L’influenza e le patologie cardiovascolari | Campus Sanofi Italia (14)

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